domenica 17 giugno 2007

Er terazzino


Casa mia c’ha un terazzino.
In verità cen’ha tre. Ma uno solo è bello.
Ma non è che sia bello lui,
tanto quello che se vede.
Anche se mi madre c’ha messo tutte piante
e perciò è bello pure lui.

Ma a me me piace quello che ce se vede.

Me giro a sinistra e, tra’n palazzo e un arbero
intravedo li castelli.
Genzano, Ariccia, Albano e tutti l’artri,
se ne stanno li, piccoli da qua, ma
grandi e belli na vorta che ce stai sopra.
Quanno è sera sbrilluccicheno tutti e
parono mille fiaccole in lontananza.

Se me giro un pò più a destra vedo bello grosso
er colosseo quadrato, e quasi potrei legge quello
che ce sta scritto, ma tanto lo so a memoria.
Dice infatti
“UN POPOLO DI POETI DI ARTISTI DI EROI
DI SANTI DI PENSATORI DI SCIENZIATI
DI NAVIGATORI DI TRASMIGATORI”
Che me piacerebbe pure se poi
nun me ricordassi chi l’ha scritto.

Più a destra ancora vedo quattro arberi,
che è buffo perché so l’unici della strada mia
ma cell’ho proprio davanti ar terrazzino.

Accanto all’arberi, un pò più lontano vedo
La scola media do so annato
quanno ero più regazzino.
E capita ogni tanto che me metto lì a
rimembrà su quel periodo.
“Me piace più adesso” penso sempre alla fine.

E me aguro de pensalla pe sempre così.

Casa mia c’ha un terrazzino. In verità so tre.

Ma solo uno me piace davero.

4 commenti:

Lollo ha detto...

Ecco che lo stiamo perdendo...
Er Trilussa da 'a Majana!
A proposito... io oggi sto male e salto.

Riccardo Torti ha detto...

Si, il caldo mi sta dando alla testa!
Zio rimettiti in fretta!

Il Gabbrio ha detto...

bello Riccà!!!
Ma se ti metti pure a scrivere non vale!!!

-harlock- ha detto...

Ma sai che non è male sul serio?
Ebbravo Tortigol..!:o)